Effetti indipendenti dell’attività fisica nei pazienti con malattia del fegato grasso non-alcolico
La malattia del fegato grasso non-alcolico, detta anche steatosi epatica non-alcolica, caratterizzata da aumento degli enzimi epatici, obesità centrale, e insulino-resistenza, è sempre più diffusa.
Uno studio ha valutato l'impatto a 3 mesi di un cambiamento delle abitudini di vita basato sull'attività fisica, e gli effetti di questo intervento sul profilo metabolico delle persone con steatosi epatica non-alcolica.
Complessivamente sono stati coinvolti in modo prospettico 141 soggetti con malattia del fegato grasso non-alcolico raccolti in un gruppo con stile di vita a bassa e moderata intensità o in un gruppo di controllo.
Complessivamente, il 96% dei soggetti ha partecipato alla valutazione a 3 mesi di follow-up.
I partecipanti del gruppo con attività fisica bassa e moderata hanno avuto 9 volte più probabilità di aumentare l'attività fisica di un'ora o più a settimana rispetto ai controlli.
I pazienti che hanno aumentato o mantenuto la loro attività fisica per un tempo maggiore o uguale a 150 minuti/settimana, e quelli che hanno aumentato i livelli di fitness, hanno registrato il maggior miglioramento degli enzimi epatici e di altri indici metabolici rispetto a coloro che erano meno attivi.
Questo effetto è risultato indipendente dalla perdita di peso.
Non c’è stato alcun effetto dose-risposta sugli enzimi epatici con aumenti di attività fisica oltre i 60 minuti/settimana.
In conclusione, gli interventi di counseling sullo stile di vita sono efficaci nel migliorare il comportamento per quanto riguarda l’attività fisica. Per i pazienti con steatosi epatica non-alcolica, mantenere o aumentare l’attività fisica procura benefici per la salute, indipendentemente dalle variazioni di peso. ( Xagena2009 )
St George A et al, Hepatology 2009; 50: 68-76
Gastro2009
Indietro
Altri articoli
Aumento del rischio di tumori del tratto digerente a esordio giovanile tra i giovani adulti di età compresa tra 20 e 39 anni con malattia del fegato grasso non-alcolica
Sebbene l'incidenza dei tumori del tratto digerente ad esordio giovanile sia in aumento in tutto il mondo, i fattori di...
Bylvay a base di Odevixibat per il trattamento dei pazienti a partire dai 6 mesi di età affetti da colestasi intraepatica familiare progressiva, una rara malattia epatica caratterizzata dall'accumulo di acidi biliari nel fegato
Bylvay, il cui principio attivo è Odevixibat, è un medicinale indicato per il trattamento dei pazienti a partire dai 6...
Associazione della malattia del fegato grasso non-alcolico con minore volume cerebrale in adulti di mezza età sani nello studio Framingham
La malattia del fegato grasso non-alcolico ( steatosi epatica non-alcolica; NAFLD ) è una condizione comune che è più spesso asintomatica....
Trapianto simultaneo di fegato e di pancreas per la malattia epatica legata alla fibrosi cistica
Il diabete mellito è associato a un aumento della morbilità e della mortalità nei pazienti con fibrosi cistica. Mentre il...
Inibizione di 11beta-HSD1 con RO5093151 per malattia del fegato grasso non-alcolica
La prevalenza di steatosi epatica non-alcolica è in aumento in tutto il mondo ed è necessario un trattamento farmacologico efficace...
Malattia infiammatoria intestinale dopo trapianto di fegato per colangite sclerosante primaria
Il decorso della malattia infiammatoria intestinale dopo trapianto di fegato per la colangite sclerosante primaria è complesso, con diversi fattori...
Sicurezza ed efficacia di diversi dosaggi di Lanreotide nel trattamento della malattia del fegato policistico
Lanreotide ( Somatuline ) a lunga durata d’azione a 120 mg ogni 4 settimane riduce il volume del fegato nei...
Associazione tra consumo di caffè e di Caffeina e malattia del fegato grasso, steatoepatite non-alcolica e grado di fibrosi epatica
Il consumo di Caffeina del caffè è associato a ridotta incidenza di fibrosi epatica nei pazienti con malattie croniche del...
Sirolimus è associato a malattia veno-occlusiva del fegato dopo trapianto di cellule staminali allogenico mieloablativo
Sirolimus ( Rapamune ) è un farmaco efficace nella profilassi della GvHD ( malattia del trapianto contro l’ospite ) dopo...